In tilt il sito del ministero, ma forse mancano i soldiStop agli ecoincentivi per l'acquisto di biciclette e ciclomotori. La causa scatenante è il crollo del sistema informatico che gestisce le domande. Dopo una partenza alla grande, è andato letteralmente in tilt. E' completamente bloccato da quasi una settimana, rendendo impossibile quindi procedere con le vendite.
"All'una di ieri notte c'erano più di mille rivenditori connessi in tutta Italia – afferma Piero Nigrelli, responsabile della sezione ciclo di Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) – e lo straordinario numero di accessi registrati ha fatto saltare il server di Unicredit di cui ci serviamo per la gestione della piattaforma informatica".
La situazione manda su tutte le furie i rivenditori e rischia di rendere inattuabile l'accordo tra Ministero dell'Ambiente e Ancma, che prevede la diffusione di veicoli a basso impatto ambientale e che consente all’utente di risparmiare fino a 700 euro sull'acquisto di biciclette, ciclomotori e veicoli elettrici, grazie allo sconto del 30%.
Tuttavia non si sa se, a problema tecnico risolto, si procederà con gli incentivi. Il fatto è che l'ondata di richieste ha rapidamente prosciugato il fondo di 8.750.000 euro, reso operativo dal Ministero dell’Ambiente a partire dal 22 aprile scorso. In attesa di capire quanti soldi ci sono ancora e di smaltire la coda di domande inevase, le disposizioni ai rivenditori recitano: non accettare ulteriori richieste.
L'incentivo medio erogato finora si attesta sui 200 euro e, in base agli ultimi dati disponibili, sono state vendute con incentivo ben 30mila biciclette e poco meno di cento motorini (per cui resta l'ostacolo della rottamazione del vecchio veicolo). Ma proprio nelle scorse ore i numeri continuavano a crescere e attualmente restano poco più di 2 milioni di euro.
"Nel momento in cui abbiamo preso questa decisione [di sospendere la ricezione delle domande, n.d.r] c'erano ancora dei fondi disponibili – continua Nigrelli – ma non abbiamo la minima idea di quante siano le domande residue, accumulate, e i il 'montepremi' potrebbe anche non essere sufficiente per soddisfarle tutte".
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